Chi ha la passione della panificazione, chi si cimenta nella cosiddetta arte bianca necessita, oltre alla passione, anche di strumenti idonei. L’impastatrice planetaria viene utilizzata per impastare, montare e amalgamare.
Quindi per chi ha l’abitudine di preparare gustose brioche, dolci e impasti compatti è un elettrodomestico quasi indispensabile che fa risparmiare tempo e fatica, basta pensare ai lunghi lievitati che necessitano di più impasti.
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Come si usa la planetaria?
Usarla è molto semplice, seguendo pochi espedienti si possono raggiungere risultati eccellenti. Il consiglio di base per ottenere buoni risultati è di iniziare ad unire gli ingredienti facendo girare le fruste a velocità minima e man mano che gli ingredienti si legano si può aumentare la velocità.
Per montare, invece, ad esempio panna o albumi è bene aumentare fino alla velocità massima. La maggior parte delle ricette richiede velocità medio alta, però bisogna sempre ricordarsi di aumentare gradualmente. È importante fare attenzione anche ai tempi di lavorazione, perché ogni tipo di impasto richiede tempi diversi, ad esempio i muffin richiedono lavorazioni veloci, anche se ci sono dei grumi va bene; al contrario l’impasto per i lievitati, soprattutto pane e pizza, richiede tempi più lunghi o ancora per montare bene panna o uova.
Non bisogna certamente spaventarsi, con un po’ di pratica si può padroneggiare la planetaria riuscendo ad ottenere impasti idonei per ogni preparazione. Gli accessori base in dotazione sono le tre fruste adatte alla realizzazione della maggior parte delle ricette. Ogni frusta ha la sua funzione specifica, vediamo di analizzarla.
La frusta a filo somiglia alla classica frusta a mano, è realizzata da fili metallici e serve per amalgamare i liquidi e semiliquidi o per montare panna, albumi e quei composti che per crescere hanno bisogno di prendere aria, quindi è ideale anche per fare il pan di Spagna o le meringhe.
In questo caso la comodità, oltre all’ottenere un impasto ben montato e areato, sta nel potersi allontanare e fare altro senza dover stare fermi a mantenere lo sbattitore elettrico. La frusta piatta, a foglia o a K si usa per gli impasti semi-solidi, per quelli che non sono liquidi ma nemmeno troppo duri. Quindi è ideale per i composti tipo la pasta frolla o la pasta brisè, anche per fare la pasta choux e le glasse. Ottima per le polpette, purè di patate per farce e ripieni. Insomma è l’ideale per quello che non va montato.
La frusta a spirale, o gancio, è quella idonea ai lievitati e alla panificazione. La sua forma e il meccanismo di rotazione nella ciotola permettono di realizzare impasti lisci e senza grumi.